IL SOSPETTO "Il commissario ripose la rivista nel cassetto del comodino e incrociò le mani dietro la testa. Aveva gli occhi spalancati e guardava la notte, che colmava sempre più la stanza. Non accese la luce. Più tardi arrivò l’infermiera e portò la cena. Ancora scarsa, era a dieta: pappa d’avena. L’infuso di tiglio, che non gli piaceva, lo lasciò lì. Una volta vuotato il piatto, spense la luce e guardò di nuovo il buio, le ombre sempre più impenetrabili. Gli piaceva vedere le luci della città piovere dalla finestra. Quando entrò l’infermiera per prepararlo per la notte, il commissario dormiva già.
Amanti della letteratura che si dedicano al racconto di storie d'altri. In fin dei conti, si tratta di vivere nuove vite.