IL COMMESSO Nei Pirke Avot, il libro del Talmud in cui troviamo molte massime e detti, leggiamo che se un servo vi ruba, dovete perdonarlo. E se il servo ruba di nuovo, dovete perdonare di nuovo. Morris Bober, un umile e sfortunato ebreo russo che gestisce un negozio di alimentari in crisi a New York (uno schlimazl, in altre parole), mette in pratica questo monito nell'eccezionale romanzo di Malamud. Sembra non avere fede, non frequenta la sinagoga e non si parla di Dio da nessuna parte. Un giovane italo-americano senza fissa dimora arriva alla sua porta di casa, ruba del pane e del latte perché ha fame. Eppure, senza menzionare la religione o il Talmud, Morris lo perdona, il giovane diventa suo assistente, commette altri crimini (un vero e proprio ganef) e viene perdonato ogni volta. Malamud utilizza questo racconto per sottolineare alcune idee fondamentali dell'ebraismo. Anche se Dio sembra avervi abbandonato, non rinunciate alle azioni richieste dalla giustizia e dalla pace...
Amanti della letteratura che si dedicano al racconto di storie d'altri. In fin dei conti, si tratta di vivere nuove vite.
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