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Visualizzazione dei post da aprile, 2022
 Morsi Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant'anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano "l'incidente": la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po' alla volta si svuota per via delle feste e dell'incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Soni
 Pier Vittorio Tondelli: personaggio inarrivabile Il racconto di una vita scandita da incontri e passione per letteratura, per conoscere meglio o scoprire Pier Vittorio Tondelli, un autore nel cuore di tante generazioni. Per la prima volta raccolte in volume le più importanti interviste rilasciate nel decennio tra il 1980 e il 1991, completate dal dialogo con Fulvio Panzeri, pubblicato con il titolo “Il mestiere di scrittore”. Quest’ultima è una testimonianza corretta dall’autore stesso prima della morte e copre tutto l’arco della sua esperienza letteraria. Viaggiatore solitario è il titolo di un contributo intimo che descrive meglio di tutti gli altri due temi centrali nella produzione di Pier Vittorio: il viaggio, dunque l’incontro con l’altro, e l’apprezzamento per i momenti di raccoglimento nei quali elaborare quelle che lui chiama “le posizioni linguistiche dei sentimenti”.
 La bella indifferenza Una mattina Ettore Corbo, commercialista disilluso che lavora nello studio di famiglia, scopre di non riuscire più a vedere il volto delle persone: al suo posto un vuoto ovale da manichino. Le visite a cui si sottopone, convinto che si tratti di una malattia, non danno risultati, e per Corbo, intrappolato in un matrimonio privo di emozioni con Marta, non c’è via di uscita da quella cecità selettiva che gli nasconde o forse gli mostra la natura dell’essere umano. La nuova prospettiva fa emergere l’inutilità e la falsità delle faticose relazioni che intrattiene con il resto del mondo. Sempre più solo, feroce e impermeabile alla quotidianità fatta di riti in cui non crede, sordo al clima politico sempre più teso, Corbo si chiude in se stesso e si apre insieme a un’altra possibilità di vita che per quanto assurda gli appare praticabile, anzi, desiderabile. Un romanzo grottesco e impietoso che nella storia deformata del singolo rispecchia la deriva indifferente del no