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Visualizzazione dei post da maggio, 2022
  Le transizioni Questo è un romanzo complesso: il protagonista, Bujar, muta continuamente e il suo punto di vista cambia, a seconda dei suoi vari "modi di essere". Ma è anche una storia dolorosa, dall'infanzia difficile a Tirana all'incapacità di adattarsi e farsi accettare all'estero. Una lettura particolare e per certi versi perturbante. Ambientato all’inizio in Albania, il libro mi ha colpito molto per le descrizioni accorate, sia dei luoghi che dei sentimenti. Mi ha riportato indietro nel tempo, agli anni '90, quando una guerra portava sulle nostre coste tantissimi profughi in cerca di aiuto. Ricordo mio padre, vigile del fuoco, partire per quella terra dilaniata per dare una mano con i ponti radio e le comunicazioni. In questo libro la dura realtà abbraccia ricordi di infanzia, che riaffiorano alla mente anche quando ormai da quella guerra si è lontani. Statovci delizia il lettore con la bellezza dei tanti aneddoti folkloristici disseminati nelle vicende
  Gli invisibili Una storia tragica eppure asciutta, sospesa e, soprattutto, piena di verità. Una verità tremenda, dura. Umanità bassa e quasi priva di empatia, eppure si parla d’amore e l’amore c’è. Anch’esso sospeso, si perde nel tempo, nell’aria, nelle circostanze avverse. Parlare di questa storia, in cui ogni singola parola si lega ad altre in modo così semplicemente bello, mi blocca, permettendomi soltanto di girare attorno a ciò che vorrei dire. Certe volte, insomma, le parole non sono abbastanza. "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mondo", e io so già che non riuscirò a dare la giusta forma al mio pensiero, per questo libro e per tutto ciò che a questo libro è legato. Statovci è riuscito a comunicarmi tanto Alcune frasi andrebbero rilette, ricopiate e tatuate. Lame ricurve contro la pelle del lettore. Ho sentito la meraviglia di una scoperta; quella di se stessi, quella di sé in relazione all'altro, quella di una nuova realtà, quella di un amore devoto c