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Visualizzazione dei post da novembre, 2022
 Un oceano senza sponde Il romanzo ha molto da essere ammirato. La prosa ad alto registro di Scott Spencer è sorprendente. Sono rimasto abbagliato dal vocabolario di Kip, dalle sue descrizioni espressive e dai suoi lunghi momenti di introspezione. Spencer rende magnificamente i molti sentimenti e pensieri di Kip, accennando alla sua solitudine di fondo, rendendo in modo vibrante il suo desiderio per Thaddeus. C'è desiderio, risentimento e dolore. Kip è una persona riservata e distante, che non si è mai completamente riconciliato con la sessualità. Ciò che più gli pesa sono i suoi sentimenti inespressi per Thaddeus. Mentre alcuni, come il meraviglioso zio di Thaddeus, Morris, sanno quanto profondamente Kip provi per Thaddeus, Kip teme di essere scoperto. Ignorando gli avvertimenti dei suoi amici e andando contro il suo stesso giudizio, Kip va più volte in aiuto di Thaddeus. Nel corso degli anni, nonostante la loro posizione geografica, Kip pensa solo a Thaddeus. Anche quando si rend

Pasolini contro Calvino

 Pasolini contro Calvino "Questo libro è nato dalla costola di un altro, ventiquattro anni fa. Il libro a cui stavo lavorando allora era uno studio sulla figura dell’autore nell’arte e nella letteratura tardomoderne, indagata attraverso alcuni casi significativi di artisti e scrittori, tra i quali anche Calvino e Pasolini. Mi interrogavo sulle ragioni per cui l’istanza autoriale, per secoli ovvia e pacifica (se c’è un’opera, ci sarà anche qualcuno che l’ha creata), avesse iniziato nel Novecento, soprattutto nella seconda metà del secolo, a farsi problematica, tanto da scatenare sia nella teoria che nella pratica artistica una vera e propria guerra all’autore". Ci sono autori che, da soli, riassumono un'epoca. E altri che, se messi a confronto, la rivelano ancora meglio. Pasolini e Calvino reagirono in maniera antitetica ai nuovi scenari della tarda modernità, e le loro opposte soluzioni ci mostrano in azione i dilemmi che ancora ci coinvolgono. Qual è la forza della parol
Herscht 07769 Il titolo, che all'inizio sembra strano, ma è lo stesso dell'originale, si riferisce al personaggio principale, Florian Herscht, che vive in una località arretrata chiamata Kana, in Turingia. Florian è uno sciocco, un sempliciotto che prende le cose come gli vengono. Essendo cresciuto in una casa di riposo, non è stato adottato ma preso sotto l'ala di un uomo che viene universalmente chiamato "Boss" e che è il nazista verbale proprio in quella Kana, e che intende fare di lui un "vero" patriota. Florian non mette in dubbio le sue motivazioni, gli è semplicemente grato. Così come è grato alla signora Ringer, la bibliotecaria di Kana, per la sua gentilezza e attenzione, così come è grato ad Arthur Köhler, che gestisce una stazione meteorologica nel villaggio e tiene corsi di fisica in VHS ed è in gran parte responsabile del fatto che Florian si sia fatto strada nelle domande di fisica quantistica, che lo portano a temere la coincidenza dell