FAME D'ARIA "Il carro attrezzi parte, la Golf agganciata dietro, con il muso alzato. A Pietro di chiacchierare del più e del meno con Oliviero proprio non andava, che poi si finisce sempre a parlare dello Scrondo, e il come e il cosa e il perché. Ora si gode il riposo, a guidare è qualcun altro. Guarda giusto un attimo verso il suo compagno d’auto: ha lo sguardo dritto, perso davanti a sé. Non occorre essere grandi fisionomisti. Il ragazzo ha il viso di sua madre, di Bianca. Ha la delicatezza dei suoi lineamenti, la stessa carnagione di latte. Soltanto, lui è come vuoto. Un corpo vuoto, dondolante." Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D'un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese
Amanti della letteratura che si dedicano al racconto di storie d'altri. In fin dei conti, si tratta di vivere nuove vite.