UNA DONNA
Annie Ernaux non scrive per alleviare il dolore della perdita della madre; al contrario, si immerge nell'intimità del suo dolore per raggiungere l'altro lato: un luogo in cui la madre cessa di essere "una grande ombra bianca" per diventare una donna in carne e ossa con una storia.
La Ernaux prende le immagini materne e le rovescia per scrivere della donna che esisteva fuori di lei, per darle un'esistenza piena e per parlare della vita che ha definito il suo carattere.
Questo breve libro di memorie è una scrittura squisita e terribile che fa dell'io letterario un personaggio collettivo, perché l'esperienza della Ernaux di perdere la madre potrebbe essere molto facilmente la nostra. Lungi dall'essere un libro di auto-aiuto, questo libro offre uno sguardo impressionante e spesso scomodo sul processo di invecchiamento e sulle implicazioni di una malattia degenerativa come l'Alzheimer.
Sotto uno stile che potrebbe sembrare distaccato, persino freddo, si nasconde il bisogno di mitigare la solitudine di Ernaux senza sembrare falso o autoindulgente, e le scene accuratamente descritte dei momenti trascorsi con la madre brillano per la loro semplicità e onestà, creando un ambiente intimo che permette al lettore di essere parte della storia della madre di Ernaux.
"Storia di una donna" è un delicato omaggio a una donna la cui voce potrebbe non essere più ascoltata, ma la cui storia, grazie all'amore di sua figlia, rivivrà attraverso il miracolo della parola scritta. Un superbo regalo d'addio.
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