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 ANTIMEMORIE




Antimemorie con le sue oltre 400 pagine di stampa densa, è una sfida per ogni lettore che si chiede se Andre Malreaux abbia ancora qualcosa da dire a qualcuno 40 anni dopo la sua pubblicazione. In realtà, ciò che più attrae sono proprio le pepite di reportage giornalistico e le interviste, come i racconti della sua partecipazione alla seconda guerra mondiale e gli eventi che portarono all'introduzione della quinta repubblica francese nel 1958. Malraux è orgoglioso delle sue conversazioni con intellettuali e leader mondiali. Fornisce un raffinato ritratto in miniatura del suo paragone politico Charles de Gaulle. Sull'orlo della Rivoluzione culturale riporta un inquietante colloquio con l'anziano presidente Mao Zedong, che esprime la sua ostilità nei confronti degli accademici e dei giovani. D'altra parte, i suoi "dialoghi" con il taciturno primo ministro indiano Nehru si rivelano essere principalmente monologhi dello stesso Malraux.

Il libro contiene anche alcuni brani di narrativa e riflessioni difficili da seguire sulla religione, in particolare sull'induismo.



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