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 ABBACINANTE - L'ALA SINISTRA


Sono passate alcune settimana da quando ho terminato di leggerlo e ho pensato più volte di recensirlo, ma mi sono sempre bloccato. Mi chiedevo: "Come posso descrivere questo libro?". La realtà dei fatti è che non posso, in realtà, ma devo scrivere qualcosa su questo brillante romanzo.

È in parte un libro di memorie, che racconta gli anni formativi di Cărtărescu a Bucarest, solo che improvvisamente si trasforma in una narrazione onirica allucinata, periodicamente, senza alcun preavviso. Può succedere di tutto: angeli guerrieri dal cielo possono apparire all'improvviso per combattere contro gli zombie, per esempio, proprio nel bel mezzo di una sezione realistica su una carovana in viaggio. La linea di demarcazione tra reale e immaginario è sottilissima e a volte ricorda Bruno Schulz. I sogni si fondono con la memoria. A volte è difficile capire dove finisce la realtà e inizia il fantastico. Può capitare di esplorare una tomba sotterranea quando questa si trasforma lentamente in una vasta caverna piena di nebbia che sembra estendersi per tutta la lunghezza di Bucarest, piena di innumerevoli statue grottesche. Il romanzo salta anche nel tempo, nel corso della vita dell'autore, fino ad arrivare a prima della sua nascita, con le storie dei suoi antenati.

Si tratta sia di un romanzo che di una raccolta di racconti, e non è certo qualcosa da leggere velocemente. Bisogna essere nel giusto stato d'animo e non si può leggere tutto d'un fiato (o almeno io non ci sono riuscita). A volte sono dell'umore giusto per una lettura veloce, in cui posso sfogliare in fretta, preoccupandomi solo della trama e senza assorbire informazioni estranee. Con questa prima parte della straordinaria trilogia che l'autore ha partorito, ho dovuto assorbire ogni parola e mi ci è voluto quasi un mese per leggerlo, a tratti, ma ne è valsa la pena. È stata una delle migliori opere di narrativa che abbia letto negli ultimi tempi. Può essere molto denso e a volte mi sono scontrato con esso, cercando di analizzare ogni singolo simbolo o allusione, ma quando ho imparato a non pensare troppo, avvicinandomi a uno stato quasi meditativo, la lettura è diventata molto più facile e avvolgente.

Chiunque sia in vena di un viaggio metafisico all'insegna dell'immaginazione libera e di una bella scrittura che sfiora la poesia farebbe bene a dare un'occhiata a questa prima parte di un capolavoro. Qui ci sono una serie di idee filosofiche strabilianti, apparentemente buttate lì a caso, idee che altri autori avrebbero dedicato a un intero romanzo. Speriamo che la seconda e la terza siano altrettanto straordinarie e memorabili.


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